Società di giovani, Prima Squadra di giovani. Oggi, rilasciamo l’intervista tenutasi proprio col più giovane fra essi. Il playmaker Fabio Cesario ed alcune sue considerazioni per voi in quanto segue. Buona lettura!

 

“Ciao Fabio. Com’è ormai abitudine per le nostre interviste, ti chiedo molto filosoficamente: chi sei?”

 

12705634_1019641748078017_2776593754745654938_n«Ride» F:«Sono un ragazzo nato nel 1999, che ha giocato per Budrio sin dal minibasket fino a 3 anni fa, momento in cui presi parte ad un camp InBin. Qui feci la conoscenza del tutt’ora Coach della Cestistica Argenta: Stefano Panizza. Fu lui a convincermi ad andare ad allenarmi in un ambiente nuovo, con nuovi compagni. E’ stata una bella esperienza, provante sia dal punto di vista fisico che mentale, ma che è valsa la pena sicuramente. Ora torno a casa, per cercare di dare il meglio di me e di quanto ho imparato in questi anni, tutto a completo servizio della squadra.»

 

“Cos’è che ti ha convinto a fare ritorno?”

 

F:«Negli anni in cui sono stato ad Argenta Budrio non aveva preso una bella piega. Quest’anno vedo una Società molto migliorata, più seria, intenzionata ad investire forze e tempo sui giovani talentuosi di cui dispone e questo mi piace molto. L’ambiente è nuovo ed il progetto mi stuzzica. Non ultimo poi sono tornato per la comodità ed il piacere di poter giocare nella formazione regina del mio Paese.»

 

“Come ci si sente ad essere il più giovane giocatore della squadra?”

 

E’ molto gratificante. Essere il più piccolo non mi spaventa, è da anni che gioco con persone più grandi di me, ci sono abituato. Per questo motivo è un privilegio ed una soddisfazione personale. Penso di avere le qualità necessarie per poter stare bene all’interno del gruppo. So che ho ancora tantissimo da imparare, ma il mio primo obiettivo è proprio quello di apprendere da chi ha più esperienza di me, per diventare sempre più forte.»

 

“Su di te ci sono molte aspettative. Pronto per la stagione appena cominciata?”

 

F:«Non mi piace guardare al futuro. Cerco di rimanere focalizzato sul presente per fare di me un giocatore migliore giorno dopo giorno. Spero di essere all’altezza e di divertirmi il più possibile, cosa di cui sono più che certo dal momento che il gruppo è unito come pochi ne ho visti, ed ha fame di vincere tanto quanta ne ho io.»

 

“Chiudiamo con una nota nostalgica. Ha e avrà un ruolo speciale per te la Pallacanestro Budrio?”

 

F:«Budrio avrà sempre un significato speciale. E’ dove sono cresciuto, mi sono formato. E’ grazie alla Pallacanestro Budrio che sono il giocatore di adesso e sarà sempre grazie alla Pallacanestro 289 che spero di diventare ancora meglio di così.»

 

Ringraziamo calorosamente Fabio per essersi prestato alle nostre domande. Alla prossima intervista!

 

 

FRANCESCO ZUPPIROLI