Pallacanestro Budrio 289 – Bk Giardini Margherita 64-63

 

 

I tabellini:

Budrio: Cesario 13, Quarantotto 13, Zambon 10, Zitelli 8, Manini 8, Curti 5, Tuccillo 5, Zanellati 2, Tugnoli, Maccaferri ne, Cilfone ne. All.re Bovi, Vice Cantelmi.

Parziali: 14-21; 27-36; 50-52

 

 

Agognata, mai scontata e sudatissima vittoria all’ultimo respiro per la Serie D 289 fra le mura amiche del PalaMarani contro i Gardens.

Arrivati in provincia con l’intento di estendere la stricia vincente a 3 gare su 3, per rimanere accodati alla testa del campionato, Giardini Margherita impone un ritmo alto sin dal primo minuto di gioco. Lo start a basse PCT% dal campo per i gialloblu favorisce il distacco avversario, poi ricucito a -2 (11-13) con ancora 3′ pieni da giocare. In chiusura gli ospiti però spingono sull’acceleratore lucrando sulle palle recuperate grazie all’incisività e a 8 punti consecutivi, equamente divisi, da Venturi e Cataldo.

Il secondo periodo riprende dal vantaggio Gardens per 14-21. Il distacco viene subito incrementato sino alla doppia cifra (+14), al seguito di due potenti schiacciate in campo aperto del sopracitato Cataldo. A Budrio riesce il colpo di reni solo dopo 5′ di gioco, ma le palle perse e la superiore fisicità schierata dai Gardens continuano a divaricare in maniera evidente la forbice fra le formazioni in campo. Per tutta la durata della prima metà gli ospiti restano a ‘distanza di sicurezza’ a +10/11, salvo chiudere a +9 in seguito ad un’efficente termine Budriese.

Al rientro dagli spogliatoi, in un PalaMarani versione grotta di Polifemo per inespugnabilità e atmosfera epica, i gialloblu riprendono forte.Il gioco in transizione si fa più fluido e Budrio si riporta a -3 sul 35-38. Le due squadre per tutta la durata della terza frazione si battagliano a colpi di retina, ma infine a spuntarla sono i padroni di casa. Galvanizzati dal sesto uomo in campo – il pubblico – i budriesi si affacciano all’ultimo periodo sotto appena di 2 lunghezze.

Il ritmo per l’ultimo atto è altissimo, nessuna delle due squadre mostra evidenti segni di cedimento in termini di volontà e, nonostante un generale calo di precisione al tiro, lo scarto medio rimane pressoché invariato sino a 4′ dalla fine. Giardini Margherita, sfruttando la precoce situazione di bonus avversaria, riesce a distanziarsi per 54-59. Ma la reazione firmata Budrio non tarda ad arrivare e con appena 2′ a disposizione sul cronometro, il tabellone luminoso recita 59 pari. A questo punto va in scena un emozionante finale al cardiopalmo. In un PalaMarani assordante, dove il tifo sovrasta le chiamate dei playmaker, le due squadre si scambiano una serie di sorpassi e controsorpassi terminati solo sul 64-63 budriese, al seguito di un 2/2 dalla lunetta da parte di Cesario. A Giardini rimarrebbero 8″ a disposizione per rispondere sulla sirena, ma il tiro di Venturi si spegne sul ferro ed è invasione di campo. Il parquet si colora di giallo e di blu.

 

Francesco Zuppiroli