LIBERTAS FORLI’ – LAME/MAGIKA  60 – 53

Si va a Forlì per coltivar speranze per l’accesso alla seconda fase regionale, consci che c’è da vincere e possibilmente ribaltare anche una differenza canestri importante (-13 all’andata).

Si parte bene con Giorio, 2-0.. poi è il buio assoluto (3-2 al 7′). Forlì va a canestro solo con i tiri liberi (43 tirati), Filiteri trova il quarto punto per le Lamette a 8″ dalla fine del quarto, ma c’è tempo per regalare il primo canestro dal campo in contropiede a Pieraccini a 3″ prima della sirena (32 complessivi per l’ala del mercuriale). Il 10-4 con il quale si conclude il primo quarto è comunque frutto di una miriade di errori felsineo-termali da sotto che, senza rubare niente a nessun, avrebbero potuto condurci non solo avanti nel punteggio (9 errori da sotto), ma parecchio avanti.

I fatti, però, dicono altro, allora ci si rimbocca le maniche, e si producono 22 punti in un quarto grazie ad un gioco di squadra che ha “principessa” nei punti segnati Martelli (6), ma con ben 7 atlete a referto nel quarto. Si potrebbe pensare ad un’incoraggiante rimonta, ma la difesa concede rimbalzi offensivi e uno sproposito di tiri liberi, prontamente convertiti in punti dalla squadra di Bagnoli, per la precisione 18, così si va all’intervallo sotto di due lunghezze (28-26).

Dagli spogliatoio delle padrone di casa si senton urla belluine per il caparbio canestro di Martelli in contropiede allo scadere. Si rientra in campo fisicamente, ma la concentrazione in una partita di questo tipo deve essere ben altra, così gli errori commessi e sottolineati nel primo tempo vengono ripetuti nuovamente e con costanza, permettendo l’allungo firmato.. Pieraccini ! 8 punti su 10 sono suoi nel parziale forlivese, 6 da rimbalzo offensivo, 2 su tiro libero! Farolfi entra a referto con 4 punti, ma non basta per chiudere meglio di un 41-32 il terzo parziale.

Si vuole vincere, si può vincere, si prova a vincere, ma non basta un ultimo quarto arrembante, nuovamente da oltre venti punti (21 per la precisione), con Farolfi che si carica oneri e onori della rimonta, comunque ben sorretta dal contorno (altre sei compagne mettono il sigillo personale nel quarto).

Il problema rimangono le amnesie, quelle che permettono a Forlì di risultare vincitrice, con merito, a fine incontro, sfruttando tutte le mancanze della squadra di Morigi e Gatti. 60-53 il risultato finale che ci estromette matematicamente dalla seconda fase a meno di risultati a dir poco surreali da qui a fine girone di ritorno.

E’ necessario far tesoro di queste partite per crescere, perché due quarti li abbiamo giocati bene (realizzando 43 su 53..) e dimostrando superiorità su ogni piano, altri due quarti li abbiamo giocati da squadretta impaurita e spersonalizzata subendo qua e là colpi alla fine “letali” per il responso del campo. Importante capire che senza costanza di rendimento non si va da nessuna parte, che non é possibile concedersi pause (rimbalzo difensivo compreso), che bisogna aumentare il grado di concentrazione dal primo all’ultimo secondo e.. che le mani non bisogna metterle addosso agli avversari, perché se no ci tritano ogni partita con tiri liberi a fiume (é la quarta partita stagionale che concediamo più di 40 liberi, la settima che ne concediamo più di 30 su nove giocate).

LAME/MAGIKA : Bartolini 7, Cristofori, Giorio 4, Farolfi 12, Curati 2, Vaccari 5, Gualandi 2,
Mantovani 7, Filiteri 2, Venturoli 6, Martelli 6, Tinarelli. All. Morigi-Gatti.