Partita giocata il 20/12/2014

22 – 24 / 16 – 12  / 14 – 11 / 12 – 18

 

Pallacanestro Budrio: Baglivo, Barone F. 4, Bergonzi 2, Bonato, Casatori, Gardini 7, Menna 10, Monteguti 10, Oretti (capitano) 15, Sarti 2, Spiga 9, Spisni 5. All. Donini, Aiuto All. Giuggioli.

 

Bella Partita, giocata ad alto ritmo, che Budrio si vede sfuggire nel finale dopo aver avuto più di una possibilità per ipotecarne il risultato, si è però peccato, nel momento topico, di scarsa lucidità sia nelle scelte offensive che in quelle difensive.

Palla a due e subito il PGS conquista un leggero vantaggio, pochi punti riassorbiti dai padroni di casa a metà frazione, Budrio mostra infatti di poter giocare ad armi pari con le prime in classifica. Gli ospiti giocano bene, fanno girare rapidamente la palla sfruttando il dinamismo di alcuni giocatori e riescono a trovare sempre buone scelte, l’efficacia del gioco sembra però legata indissolubilmente ad alcuni elementi che non possono abbandonare il campo, se non per pochi minuti. Budrio risponde tenendo alta l’intensità del gioco grazie a continue rotazioni e trovando canestri con gli avversari ancora in transizione. Ne scaturisce un quarto avvincente e giocato a ritmi molto elevati che vede Budrio avanti di un punto prima della tripla realizzata a fil di serena dagli ospiti: 22-24 il parziale.

Che non si potesse andare avanti così era chiaro, le difese registrano le proprie maglie e gli attacchi cominciano a soffrire. Budrio sembra averne di più, soprattutto in difesa, dove cominciano i problemi degli avversari che trovano parecchie difficoltà a segnare, mentre i padroni di casa fanno vedere le cose migliori sulle ripartenze, fondamentale tattico in cui sembrano trovarsi a proprio agio: 16 – 12 il parziale e punteggio che vede Budrio avanti di 2 punti, 38 – 36.

Il tè che spesso indusse un sonnellino questa volta non ha effetti soporiferi, Budrio scende in campo con la stessa verve fatta vedere nel secondo quarto, la difesa molto intensa mette in difficoltà gli avversari mentre in attacco fanno la differenza i secondi tiri, sui quali i padroni di casa, con Oretti in campo, sembrano più in palla.

Sul +5 Budrio gioca almeno tre palle per incrementare ed ipotecare la partita, ma quel canestro non arriva, delineando un inequivocabile monito. Il quarto si conclude comunque con Budrio che incrementa: 14-11 il parziale e punteggio sul 52-47.

Quarto tempo: a volte si è convinti che nulla possa intromettersi tra te e la vittoria, salvo gli eventi. Dopo aver atteso a lungo, il PGS schiera il suo miglior quintetto, Budrio non azzecca qualche marcatura, e ciò si paga, ma gli errori più grossi arrivano in attacco. Il PGS intensifica la propria pressione sul portatore di palla e Budrio, invece di giocare quelle trame, che ai baskettari budriesi sono note come il “ragno” o il “santo”,  che consentono di far correre la palla rendendo il pressing a metà campo inefficace, palleggia, infilandosi sul lato sinistro appena oltre la metà campo, proprio nel punto dove la difesa vuole che il palleggiatore vada, perché da lì non si esce. Così, mentre il PGS segna a ripetizione, come se stesse sparando nel burro, Budrio perde una infinità di palle. La reazione arriva tardi, con gli ospiti a +4 Budrio tenta il tutto per tutto, in realtà riesce a recuperare tre punti ed ha anche la palla dell’ultimo tiro, peccato che non si riesca a sfruttarla: sulla rimessa, a pochi secondi dalla fine, non si vede un blocco che sia uno, “ognun per sé e Dio per tutti” avranno pensato i nostri, la palla carambola come fosse quella di un flipper,  Budrio ne conserva miracolosamente il possesso ma il ferro è lontano, lancio della preghiera, ferro e partita al PGS.

Bastava veramente poco per completare un ottimo lavoro!

Ottimo lavoro, comunque, che va sottolineato al di là del risultato, ricorderei la partita di andata dove gli sport giocati dalle due squadre sembravano sport differenti.

Adesso Budrio dimostra di essere in grado di tenere il confronto anche con le squadre migliori del campionato, e ciò che è confortante è che tutto accade commettendo ancora errori grossolani ed evidenziando lacune su molte situazioni di gioco.

Finiti i complimenti attendiamo i prossimi impegni per verificare se parte di questo margine di miglioramento si sia ulteriormente colmato. Attendiamo fiduciosi.