La stagione 2016/2017 della riformata Pallacanestro Budrio 289 volge ormai al termine. È dunque arrivato il momento di guardare al passato, fare un ragguaglio del presente, senza mai perdere di vista il futuro. E chi meglio del Direttore Sportivo della nostra società può aiutarci in questo compito? Segue l’intervista svoltasi assieme a Lamberto Grilli.

Ciao Lamberto. Innanzitutto, partiamo dal come il tuo lavoro ha contribuito quest’anno al soddisfacente andamento della stagione 289.

L:«Ci tengo ad iniziare questa chiacchierata dicendo che nulla di quanto abbiamo fatto sarebbe stato possibile senza la disponibilità totale dagli atleti, la collaborazione mostrata da parte delle famiglie dei ragazzi e dell’intero staff tecnico. Budrio si è rivelato un ambiente cestistico delle rosee prospettive, dalla passione radicata ed un entusiasmo coinvolgente. Ora, alla luce di questo, io mi sono impegnato a creare su queste solide basi un clima positivo, che portasse a buoni risultati. Ringrazio la società che mi ha dato la possibilità di fare e di sbagliare tanto. La partenza è stata come ci si aspettava “diesel”, ma, una volta oliata, la macchina 289 ha dimostrato di potere e sapere correre anche molto forte, proprio come mi auspicavo per una propedeutica crescita del progetto».

 

Qual è quindi un tuo breve bilancio alla luce del tramonto all’orizzonte?

L:«Il mio bilancio su questa stagione è positivo sotto tutti i punti di vista. Abbiamo saputo creare dei veri e propri gruppi coesi, in cui ha attecchito nella maniera giusta il concetto e lo spirito di squadra. La passione enorme di questo paese per la pallacanestro era, come ho già detto, forte, bastava revitalizzarla e credo, in collaborazione con tutto lo staff, di esserci in parte riuscito. L’importanza di questo fatto non è facile da spiegare, perché bisogna sempre puntare in alto per migliorarsi, ma senza un concreto appoggio da cui partire sarebbe stato difficile. In questa stagione abbiamo reso solido quest’appoggio».

 

Puoi fornire ai lettori qualche anticipazione a livello giovanile e non solo circa il prossimo anno?

L:«Vista la costante crescita di squadra e di alcuni singoli mostrata sul campo, l’idea che ho condiviso con la dirigenza  è quella di cercare di far partecipare i giovani dell’Under20 al campionato di Eccellenza già dal prossimo anno. Per quanto riguarda invece la Prima Squadra, l’idea è quella di mantenere il nucleo attuale (fatto anche di giovani Budriesi) aggiungere qualche altro ragazzo di nostra proprietà di rientro da prestiti ed integrare, se serve, giocatori d’esperienza che possano coniugarsi in modo adeguato al disegno che abbiamo in mente».

 

Quali saranno alla luce di ciò le ambizioni della società?

L:«Per quanto riguarda il gruppo Under20, l’obiettivo sarà quello di mettere gli atleti in condizione di poter competere e confrontarsi sul campo contro i migliori talenti della regione, pur sempre con la consapevolezza che con le corazzate Virtus, Reggio E. e Fortitudo ad esempio, sarà difficile primeggiare. Tutto però, tengo a precisarlo, dovrà essere funzionale alla crescita dei singoli, di modo da prepararli adeguatamente ad un futuro innesto tra i “Senior” da protagonisti. Con la Serie D invece, alla luce anche della salvezza conquistata quest’anno con largo anticipo, mi aspetto che, lavorando bene, il prossimo anno si possa ambire a conquistare un prestigioso posto  playoff. In generale, la volontà prima della Pallacanestro Budrio rimane quella di poter “creare” nel nostro vivaio giocatori di grande qualità a livello regionale e, perché no, non solo».

 

Ringraziamo Lamberto per la disponibilità e sulle ali dei buoni risultati in chiusura di stagione rimaniamo trepidanti con un occhio rivolto al futuro della 289.

 

Francesco Zuppiroli