La stagione si conclude con la sconfitta in gara tre con la Ghepard e la retrocessione in serie D, appena un anno dopo il ritorno a Budrio della prima squadra e la ripartenza dalla C Regionale. E’ una sconfitta che fa male, lascia tanta amarezza e non potrà essere cancellata da ripescaggi estivi o altro: sicuramente invita a riflettere come dev’essere in questi momenti.

Sulla partita, sulla serie o sulla stagione non resta tanto da aggiungere. Ormai abituati a rincorrere, basti pensare alla prima vittoria in regular season ottenuta all’ottava giornata o alle due vittorie strappate con i Giardini Margherita nell’ultima giornata della poule salvezza e contro la stessa Ghepard in gara due quando, in entrambe, si era costretti a vincere per evitare la retrocessione, anche in questo caso Quaiotto e compagni si trovano a inseguire per quasi tutto l’incontro.

Manca Gay dall’altra parte ed è un’assenza che pesa a un’avversaria apparsa ampiamente alla portata, Budrio avrebbe dalla sua il vantaggio psicologico del successo esterno di lunedì, però gioca un’altra partita anonima, non si innesca mai, neppure nel finale quando i bolognesi dal 36-46 scompaiono dalla partita per 6′ abbondanti permettendo il rientro fino al -2. Non si andrà oltre.

E’ Vita Pallacanestro Budrio-Libertas Ghepard 54-61
Parziali: 15-14; 27-30; 40-46.