La stagione 2025/26 è alle porte e, per Pallacanestro Budrio, sarà un’annata di rilancio, consolidamento e sviluppo nel settore giovanile. Abbiamo intervistato il Responsabile del Settore Giovanile, Simone Simoncioni, per capire meglio obiettivi, struttura e filosofia del nuovo progetto tecnico.

Simone, la nuova stagione sarà di ripartenza. In che senso?

È una stagione fondamentale. Dobbiamo rimettere in moto tutto ciò che avevamo programmato e che, a causa dell’alluvione dello scorso anno, non siamo riusciti a sviluppare appieno. Ripartiamo con grande determinazione e con un impianto di lavoro tecnico-atletico integrato che, sono certo, darà ottimi frutti nel medio-lungo termine.

Quali sono i primi segnali positivi di questa impostazione?

“Qualcosa” si inizia a vedere. Oltre a Vecchi (classe 2008) e Minnucci (2009), che già l’anno scorso hanno avuto spazio in DR1, quest’anno entreranno nel giro della prima squadra altri quattro ragazzi del vivaio: Cantelli (2007), che sta completando il suo sviluppo fisico, e tre 2009 – Mantovani, Badalucco e Giomini – che si alleneranno con i senior e vivranno lo spogliatoio. Per loro sarà uno stimolo enorme, sia sportivamente che sul piano umano.

Qual è la struttura tecnica prevista per le varie categorie giovanili?

Partiamo dall’Under 19 Gold, che avrà come spina dorsale il gruppo 2008, una squadra solida, con grande spirito di gruppo. Saranno guidati da Nanni e Pullega, due allenatori esperti e perfettamente funzionali al processo finale di maturazione del gruppo.

L’Under 17 Silver vedrà protagonisti altri 2009 interessanti sul piano atletico, affiancati da alcuni 2010 promettenti. Li guideranno Melotti e Collina, allenatori giovani ma molto preparati tecnicamente e di spessore umano.

C’è anche una novità a livello di progettazione nell’Under 14 e Under 15 Silver, giusto?

Sì. Abbiamo impostato queste due annate (2011 e 2012) in stile “Academy”, creando due gruppi aperti, con allenamenti misti due volte a settimana tra i più pronti, e uno con i gruppi definitivi in vista della partita. Il nostro obiettivo è garantire a tutti la possibilità di crescere al proprio ritmo, mantenendo però uno spirito meritocratico e aperto. I gruppi non saranno chiusi, ma “canali comunicanti”, anche in base all’atteggiamento e ai progressi tecnici.

I 2011 saranno seguiti da Nanni e Pullega, mentre io e Mingardi ci occuperemo dei 2012. Colgo l’occasione per sottolineare il grande impatto di Mingardi, che nonostante la giovane età ha conquistato fiducia e stima da parte di ragazzi e famiglie.

Per l’Under 13 Gold si profila un ritorno importante…

Esatto. A guidare il gruppo 2013, che farà il campionato Gold grazie alla qualità di alcuni elementi, ci saranno il Presidente Davide Bovi e Giovanni Parini. Un binomio di grande competenza ed entusiasmo, ideale per un gruppo interessante ma che ha bisogno di ritrovare autostima.

Chiude il quadro il gruppo Esordienti 2014?

Sì, il gruppo Esordienti Gold (classe 2014) sarà seguito da me e da “Peppo” Ferrera, responsabile Minibasket. Parliamo di un gruppo che ha già fatto grandi progressi nella scorsa stagione. Con maggiori spazi e campi più adeguati, ha margini di miglioramento molto ampi. A nostro avviso, da qui e dal gruppo 2013, integrati anche con i migliori 2015, possiamo gettare le basi per creare squadre Gold stabili e, in prospettiva, Gruppi Eccellenza composti da ragazzi del nostro territorio.

Avete puntato molto anche sull’integrazione del lavoro atletico, è corretto?

Assolutamente. Tutti i gruppi, due volte a settimana, lavoreranno con il preparatore atletico Filippo Torre. Inoltre, i prospetti più interessanti, dall’U19 agli Esordienti, saranno seguiti da Edoardo Faina, uno specialista sui fondamentali individuali. La sua figura sarà determinante per elevare il livello tecnico e la crescita dei singoli.

Che ambizione ha Pallacanestro Budrio sul lungo periodo?

Vogliamo creare un settore giovanile che sia un punto di riferimento a livello territoriale. Abbiamo gettato basi solide, ora dobbiamo consolidare il percorso. Se continueremo così, sono convinto che anche Budrio potrà essere considerata una delle realtà più strutturate e attrattive del panorama giovanile bolognese.