Pallacanestro Budrio – Virtus Medicina 72-50 (parziali: 16-9; 31-27; 57-41)

Pallacanestro Budrio: Berti 4, Dell’Olio 7, Todeschini 13, Mantello, Mansi 2, Regazzi 3, Merafina 4, Trombetti 5, Longhi R. 8, Longhi M. 10, Bergonzoni 11, Tonielli 5. All. Ramini, Ass. Pullega-Gollini.

Il 2023 di Pall. Budrio si apre con la vittoria del derby vs Medicina, valevole per la terza giornata di ritorno del campionato U20. Sin dalle prime battute i padroni di casa provano ad imporre il proprio ritmo su ambo i fronti, sfruttando la verve a rimbalzo di Berti ed il pungente asse Dell’Olio-Bergonzoni. Il parziale di 16-9 con cui si chiude la prima frazione sembra indirizzare già al 10’ le sorti del match, ma gli ospiti rispondo immediatamente presenti. Gli uomini di coach Miceli sfruttano le disattenzioni della retroguardia gialloblù ricucendo lo strappo ad un solo possesso di svantaggio. La “difesa medicea” fa il resto, disturbando parecchio le controffensive budriesi. Bergonzoni suona la carica bruciando la retina da oltre l’arco, mentre Todeschini si incunea tra le maglie giallonere. Contro break e + 4 all’intervallo. 

La terza frazione di gara è la vera sliding door del match. A seguito di un fischio controverso, Medicina paga con l’espulsione del proprio coach, regalando a Budrio tre liberi che Trombetti realizza con freddezza. I padroni di casa fiutano la preda e con pressione difensiva costante e buone trame offensive, realizzano il parziale che amplia la forbice a proprio vantaggio. Consci della differenza canestri nella gara di andata, gli uomini di coach Ramini serrano maggiormente i propri ranghi, concedendo solo 9 punti agli ospiti nell’ultimo quarto. L’attacco abbassa le proprie percentuali, ma riesce nell’impresa di sovvertire il divario di un girone fa. Al 40’ Budrio esulta sul 72-50.

Una gara maschia ed intensa quella che i gialloblù sono stati in grado di vincere con merito. 11 uomini su 12 a referto è un ottimo incentivo per il proseguo della stagione, donando consapevolezza nei propri mezzi e fiducia tra compagni. Ottime le prove di Bergonzoni e Dell’Olio, a cui si aggiunge l’atletismo veemente di Berti a rimbalzo. La rotta è tracciata, non resta che seguirla senza farsi spaventare da correnti improvvise.