Partita giocata il 17/11/2012
8-15 / 15-26 /20-15/17-12

Pallacanestro Budrio: Barone 6, Bonato 2, Casatori, Cesario 33, Pivanti (cap.) 2, Sibani 3, Spiga 20, Valdrè, Zandegiacomo 2. All. Toresani.

Sul campo del PalaRuggi, contro un avversario di buon livello, Budrio sfodera la miglior prestazione sin qui vista che vale la terza vittoria in campionato.
Si comincia con polveri bagnate, molte iniziative ma poche realizzazioni, le difese sono attente e gli attacchi poco precisi. Budrio va in svantaggio, 5-4 per Imola, poi una fiammata di Cesario, che segna sette punti consecutivi, compresa una tripla, regala a Budrio un break aperto di 0-7. La difesa fa buona guardia e risulta sempre efficace concedendo pochissimo ai nostri avversari che dal +1 si vedono sfilare fino all’ 8-15 di fine quarto.
Al rientro, per la seconda frazione di tempo, Budrio si distende, la maggior precisione al tiro dei nostri mette in seria difficoltà imola che, pur macinando gioco e punti, incassa tre triple, una di Cesario e due di Spiga, in pochi minuti. La determinazione dei nostri ragazzi scava così il solco, il divario raggiunge anche i 20 punti, e si va a bere il tè con il punteggio sul 23 – 41 ed un meritato +18.
Dopo la pausa lunga arriva l’attesa reazione di Imola, nonostante le raccomandazioni, la difesa di Budrio è meno attenta e l’attacco riflette il medesimo calo di determinazione, ma il vantaggio è consistente e le inziative individuali producono comunque punti. Imola spreca qualcosa e consente a Budrio di limitare i danni: 20 –15 il parziale.
L’ultimo tempo è per Budrio all’insegna del controllo, 13 punti di vantaggio in una partita che finisce a 68 sono quasi il bottino di un quarto, i nostri, ormai stanchi, fanno il minimo indispensabile per tenere a distanza gli avversari concludendo con un +8 sul punteggio finale di 60 – 68.
Complessivamente una buona prestazione che sottolinea la crescita del gruppo; tuttavia è evidente l’incapacità di tenere alta l’intensità del gioco per tutta la partita, la squadra alterna momenti di grande vivacità a pericolosi periodi di assoluta sonnolenza, in cui tutto diventa complicato comprese le cose più semplici.
E’ facile prevedere che il lavoro per Paolo Benvegna non mancherà.