Ero pronto a scrivere un articolo sottolineando tutti gli aspetti negativi della partita. Ho deciso invece di aspettare il lunedì.Perchè? Ho visto i ragazzi uscire dagli spogliatoi a testa bassa ,alcuni di loro avevano la voce strozzata dal pianto represso nello stomaco.Tutti erano consapevoli di non aver disputato una gara per essere in pace con se stessi.Nessuno di loro ha raggiunto il risultato diretto dell’appagamento che deriva dal sapere che si è dato il meglio per raggiungere il traguardo più alto che ci si può porre. Potevo dare la colpa a San Remo alla Farfalla di Belen, aggrapparmi allo slogan di Morandi SIAMO TECNICI.Niente di tutto questo,sono andato alla ricerca di una frase di conforto e ho trovato la piramide del successo scritta da John R. Wooden Capo allenatore UCLA che vi regalo con una piccola aggiunta nella parte alta Umiltà. Umiltà è quella che mi è mancata quando ho fatto l’articolo sulla partita contro il Pontevecchio ,sentenziandoli già fuori dai giochi. Sono stato un po’ come Panucci (poco umile) e me ne scuso, ora a quadro aperto con i risultati sotto mano penso che il Pontevecchio sia la vera e propria squadra rivelazione del campionato e favorita per il passaggio alla fase successiva. Voglio concludere con un concetto fondamentale che spesso il coach Zuccheri ribadisce alla fine di queste partite Il basket è sport di automatismi; ci vuole tempo e pazienza per sviluppare gli automatismi giusti e per eliminare quelli sbagliati.”Poi, queste partite sono vere benedizioni per la crescita individuale. Nessuno deve pensare, prima, che una gara sia facile o difficile, ma solo che bisogna lottare,sempre, senza regalare. Una traccia positiva deve entrare nei loro pensieri”

Cartellini:Gabrinet 11 – Malagolini 10 – Zambon 10 – Gamberini 7 – Quaiotto 7 – Di Cristina 5 – Alberti Davide 4 – Ascone 0 – Agriesti 0 – Bortolotti 0 – Alberti Alessandro 0 – Sarti 0