A.S.D. Pallacanestro Budrio rilascia l’intervista avvenuta in settimana assieme al nuovo Direttore Sportivo della Società: Lamberto Grilli. In quanto segue si delinea una figura professionale, che spazierà fra la propria formazione e varie impressioni riguardo al nuovo progetto per la 289.

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“Cominciamo dalle presentazioni. Chi è Lamberto Grilli?”

 

L: -Nella vita sono un account manager nel settore IT (Information Technology). Opero, sia per passione che per formazione, con una vasta gamma di strumenti “social” e di “collaboration”.

Nell’ambito cestistico mi piace definirmi come un grande appassionato del Gioco. Considero la pallacanestro: lo Sport di squadra per eccellenza. Esso è formativo, sia per il corpo sia per la mente. Mi ci sono avvicinato prima come giocatore (scarso), poi da spettatore e infine da genitore. Nell’arco di tredici anni ho assistito a tante partite dei miei figli nelle varie palestre Emiliane e non. Poi, col tempo, il mio interesse nei confronti di tutto l’ambiente cestistico è aumentato, sino a spingermi a indagare le varie sfaccettature dell’ambito giocato e ancor più dirigenziale.

La mia curiosità, in primis, è stata la molla che mi ha sollecitato a “comprendere” vari tipi di dinamiche interne agli entourage sportivi con cui mi rapportavo. Ho frequentato, per quanto mi concedeva il lavoro, corsi di aggiornamento, ho letto molti libri e tutorial sul basket giovanile. A ruota quindi, sono seguiti insegnamenti fondamentali che alcuni “addetti ai lavori” della realtà Bolognese mi hanno generosamente trasmesso. E’ su di essi che poggia quello che, molto modestamente, sono oggi in rapporto alla Pallacanestro.

Da anni spazio fra le categorie di Basket a trecentosessanta gradi. Il che mi permette di accrescere le mie conoscenze e le mie esperienze “sul campo”, riguardo soprattutto al riconoscere talenti e individuare i percorsi migliori a cui indirizzare ogni singolo atleta.

 

“Che cosa ti ha spinto ad aderire al nuovo progetto della Pallacanestro Budrio?”

 

L: -Per lavoro sono molto spesso a contatto con persone giovani e dinamiche, che hanno voglia di fare. L’entusiasmo che li caratterizza mi contagia. E’ proprio questo uno dei principali motivi per cui ho scelto di aderire e sostenere la causa di questa nuova società. A Budrio ora si respira aria di rinascita. Essa poggia sulle basi storiche e concrete della 289, ma s’innalza sotto la spinta di giovani promettenti. Con questi ragazzi “Under 30” c’è una forte possibilità di crescere assieme. Per assieme intendo tutti quanti: i giocatori di ogni età, gli stessi genitori, i dirigenti, i collaboratori.

Qua siamo davanti ad una nuova idea di Pallacanestro collettiva, nella quale ho scelto di credere fermamente.

 

“Su quali linee guida si baserà il tuo lavoro a Budrio?”

 

L: -Innanzitutto il mio compito, e principale obiettivo, sarà quello di lavorare sui giovani.

Cosa intendo? Voglio dire che, assieme a tutti i collaboratori, cercherò di valorizzare il percorso di crescita, dentro e fuori dal campo. Averne cura. Perché la cosa più importante per questo progetto è formare delle persone, prima ancora dei giocatori.

Basandomi sugli insegnamenti che ho ricevuto, mi sono ripromesso di non stereotipare mai. Ogni atleta è diverso, perciò ogni atleta merita singolare attenzione. Un metodo di lavoro che coniughi al meglio le sue aspettative e desideri, le aspettative e i desideri della società e della famiglia del ragazzo. Questo è quanto mi prefiggo di applicare, sebbene implichi tanto impegno; il tutto sempre dialogando con lo staff tecnico.

Mi piace pensare che tutti possiamo migliorare, ad ogni età.

 

“Qualche commento sulla Prima Squadra?”

 

L: -La Serie D è ciò che meglio rispecchia l’ideale con cui la nuova dirigenza sta lavorando.

Tutti gli atleti sono ragazzi giovani, la maggior parte son di Budrio, e tutti loro hanno tre cose in comune. Hanno etica lavorativa, sanno cosa significa “giocare di squadra” e hanno già alle spalle un passato di basket coi fiocchi.

Nella stagione a venire avranno dunque la possibilità di migliorare ancora sotto questi aspetti e mille altri ancora.

 

“Ci salutiamo con un cliché. Quali sono tre buoni motivi per entrare a far parte della nuova Pallacanestro Budrio?”

 

L: -Per prima cosa –ripeto- il fatto che questa nuova società sia nelle mani di soli ragazzi.

Poi, sicuramente, il fascino della “piazza”. Il progetto ha carisma da vendere. E’ un vero piacere sentirsi parte di una cosa come questa.

Chiudo quindi con una citazione: “Il Basket è un motore per la vita”. Dico questo perché è così che la pensa la nuova Pallacanestro Budrio ed è così che mi auguro la pensino le persone che vi entreranno a far parte.

Ciao a tutti e ci vediamo in palestra!

 

Francesco Zuppiroli.