Partita giocata il 08/02/2015

 

Zona indigesta? Un po’ meno!

Potrebbe essere questo lo slogan capace di descrivere quanto visto alla lunetta Gamberini domenica mattina: una partita non particolarmente avvincente ma tatticamente ben giocata dalla compagine budriese.

Che il San Mamolo fosse una compagine capace di vender cara la pelle era cosa nota, che Budrio fosse piombato in una fase non particolarmente brillante era cosa altrettanto nota, pertanto non si poteva immaginare una partita molto diversa da quella vista: lenta, spigolosa e, a tratti nervosa.

Sull’entusiasmo dell’avvio, comunque, Budrio entra nel match con la giusta determinazione.

Gli avversari, come da pronostico, difendono con una zona 2-3 capace di limitare lo spazio nel pitturato, gli ospiti, dopo un lungo “studio”, mostrano finalmente i primi risultati del lavoro tattico svolto in palestra, si comincia infatti ad occupare la lunetta avversaria in maniera sistematica e dinamica. Non ancora chiaro il ribaltamento, l’attacco viene quasi sempre dal lato “forte”; grazie però alla corretta occupazione dello spazio la difesa è costretta ad adattarsi continuamente lasciando inevitabilmente qualche finestra aperta. Purtroppo Budrio, pur creando buone opportunità, sbaglia molto, anche da vicino, ma la difesa regge ed il primo parziale è positivo: 11-13.

Vuoi la galvanizzazione di aver trovato il bandolo, vuoi che S.Mamolo alterna la 2-3 e la 3-2, vuoi che alcuni giocatori soffrono di drammatiche amnesie tattiche, dimenticando i movimenti eseguiti con profitto pochi minuti prima, Budrio piomba in una anemia cronica di gioco e di punti: le scelte, che nel primo quarto erano state quasi sempre corrette, al di là degli errori al tiro, ora producono sistematicamente situazioni complicate, inoltre S. Mamolo accenna anche un po’ di zona-press che qualche palla persa produce. Alcune ingenuità difensive di Budrio e qualche tiro da fuori realizzato spianano poi la strada al recupero dei padroni di casa che chiudono il quarto con un vantaggio di un punto.

Budrio, rimasto attaccato alla partita nonostante le difficoltà, apre la terza frazione ricominciando a giocare, una bella “striscia” di Barone consente il sorpasso. S. Mamolo mischia le carte giocando anche una 1-3-1, che però non produce grosse effetti, i tiri sono “puliti” ma, aimè, non entrano mai: +3 all’ultimo intervallo.

Dopo Barone è la volta di Pivanti, Budrio non smette di giocare e riesce a trovare le condizioni per servire il proprio centro nella maniera da lui preferita.

Difficile giocare contro difese a zona senza far canestro da fuori, ma Budrio non può fare altro, la stitichezza cronica nel tiro costringe gli ospiti a cercare il gioco, e proprio il gioco libera lo spazio necessario ad innescare Pivanti che fa goal in sequenza. +7 a tre minuti dalla fine e partita in cassaforte….. magari!

Almeno tre evidenti ingenuità difensive e qualche errore dalla lunetta (anche da lì fatica ad entrare) riconducono S. Mamolo molto vicino, poi il finale punto a punto con fallo sistematico dei padroni di casa: le castagne le toglie dal fuoco il “glaciale” Gardini che con un 2/2 ai liberi manda in archivio il match prima dell’ultima azione dei bolognesi.

Grande difficoltà al tiro, ma anche grande crescita tattica nell’attacco alla zona, crescita che consente a Budrio di cavarsela in una partita che, a causa di un po’ di superficialità e un po’ di imprecisione, soprattutto nei momenti chiave, era diventata assai insidiosa.

Adesso via con il “ribaltamento” sul lato debole: buon lavoro.